Glitch!
Pianura Padana, entroterra tra Brescia e Mantova: gli occhi si poggiano sull'orizzonte come fosse un rassicurante e tangibile quotidiano. Chilometri e chilometri di linearità; una strada che percorre talvolta nuvole di nebbia riemerge e continua a srotolarsi su campagne fatte di frumento, mais e altro, chilometri e ancora chilometri e ancora chilometri con poche curve.
Da lunedì a domenica ci si arriva guardando da sinistra a destra. Tutto è regolare, tutto è quasi monotono, sempre da sinistra a destra, finché, aspetta! GLITCH*! Il difetto entra in campo nel sistema. Lo sguardo intorpidito e morbido si scontra su enormi pareti di acciaio, giganti dalla vita meccanica.
Il verde è compromesso, la linearità viene spezzata, il quotidiano è contaminato, il cuore della terra è biomeccanico.
I giganti metallici sono tra noi, i piccoli uomini li alimentano e sfamano ogni giorno e i nostri occhi devono convivere con una irregolarità paesaggistica che ha cambiato l'umanità per sempre.
* Il termine glitch è usato in elettrotecnica per indicare un picco breve ed improvviso (non periodico) in una forma d'onda, causato da un errore non prevedibile. Per estensione è usato per indicare un breve difetto del sistema in vari campi di applicazione dell'elettronica.
Nei videogiochi è un comportamento anomalo del software, che permette al giocatore di ottenere dei vantaggi non previsti.
Progetto realizzato nel 2023 e esposto al Museo Bellini di Asola (MN)